Gli Oldsparky sono un trio trip hop cagliaritano. Un po’ fuori tempo massimo, vista la crisi del genere e le nuove strade su cui viaggia l’elettronica (pensate ai neppure tanto recenti Lali Puna). Ma ognuno deve fare quel che sente nel cuore. E la musica è un terreno carsico in cui i fiumi s’immergono per riemergere arricchiti e rinnovati quando ormai li dai per scomparsi. Per cui, dai, sotto. “Themes” fin dal titolo presenta una delle qualità principali del trio: comporre musica da colonne sonore. Caratteristica che si evidenzia sempre più nello svolgersi del disco: se i primi pezzi sono canzoni, gli ultimi, specie la conclusiva “Bloodline (river remix)” sono veri e propri progetti di soundtrack (di un italo poliziottesco post tarantiniano?). Altra peculiarità è la predilezione per atmosfere cupe, che evocano Tricky, Goldfrapp e i benemeriti Sneaker Pimps di “Becoming X”. È singolare che la varietà nei pezzi degli Oldsparky sia data non dalle tastiere del compositore Fabio Desogus, essenzialmente ancorate a un stesso modello, ma dalla voce di Milla (tra Goldfrapp e Kate Bush) e soprattutto dalla chitarra di Maw, liquida come quelle di Blixa Bargeld versione Bad Seeds o di Chris Isaac (“Half-light”), fluida come i Radiohead di “Amnesiac” (“Behind my steps”), aggressiva come i Nine inch nails di “Fragile” (“Alike u”). Un disco gradevole, che si appesantisce un po’ verso il finale, a cui manca ancora personalità. Ma credo che sia a questo che gli Oldsparky stanno lavorando.
---
La recensione Themes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-01-06 00:00:00
COMMENTI