Se fossimo nel 2005 questo disco sarebbe epico. Ora è "solo" tanto pop
"Futuro nostalgico" è un buon album di musica pop, schietto e genuino, contraddistinto da testi ben scritti e da arrangiamenti certamente non spiacevoli. Partiamo da questo, almeno per il nostro modo di vedere e intendere la musica, punto fisso per parlarvi del disco d'esordio di Zedr. Un disco che, ve lo confessiamo caldamente, se fosse uscito nel 2005 ci avrebbe fatto gridare al miracolo. E invece oggi, a 2021 inoltrato, possiamo dire "solo" che è un buon disco, con qualche vertice davvero interessante ma anche un'aurea mediocritas, come direbbero i latini, che non riesce proprio a levarsi di dosso.
Se infatti c'è spazio per un pezzo quale "Teoria del disordine", che è davvero una piccola/grande gemma pop, vi sono anche altre tracce qui contenute molto meno convincenti, quasi come se Zedr avesse voluto inserire tutto e il contrario di tutto in questo suo lavoro d'esordio. Per dire: c'è pure tanto country qui.
Il nostro consiglio, visto che il materiale di partenza è buono e la penna è "calda", è quello di fare un bel respiro e di attendere un attimo prima di buttare tutto su carta: la verve è quella giusta, occorre soltanto un minimo di attenzione e di riflessione in più, onde evitare di farci equivocare la sua idea di musica.
Anche se non siamo nel 2005 di dischi come questo e di artisti come Zedr ce n'è ancora bisogno.
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La recensione Futuro Nostalgico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-20 08:03:07
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