Una compilation bella nella sua pluralità di canzoni ed artisti coinvolti: Seahorse Recording conferma il suo impegno nell'underground. Anche in tempi incerti.
Credo non ci siano amenità nell'affermare che la Seahorse Recording è ormai una realtà storica dell'underground italiano. Attiva da diverso tempo, non ha fermato il suo fervore discografico neanche nell'anno dei lockdown e delle ferite (ancora non rimarginate) all'industria culturale in generale, e della musica in particolare. Da questo grido d'aiuto che rimbomba incessante da troppo tempo trae origine una cosa tanto bella quanto (purtroppo) poco di moda attualmente: una compilation, come quelle che si facevano un tempo, buona per favorire la pluralità di voci e far conoscere nuovi artisti.
Una raccolta di brani (tra inediti, cover e live recordings) che assume i tratti somatici di un “Survival Kit”, sulla falsariga di un talismano per tempi incerti; innegabile che la musica si presenti come un salvagente, ed a questo supporto morale si abbina una campagna Bandcamp equa e democratica, coi proventi ripartiti ai diretti interessati.
Quindici canzoni in totale, la cui spaziatura stilistica verte tra post-rock, folk ed episodi acustici; il tutto amalgamato con grande dovizia, e non dispiace per niente beccarsi, ex abrupto, i Fleetwod Mac o gli Smog.
Aggrapparsi a qualcosa di consolidato, e per questo bello, nel tentativo di (ri)partire: sono tempi bui, ma Seahorse Recording dimostra di saper fare quadrato attorno al suo roster creando un prodotto inclusivo e dal fascino d'antan. Per il bene della musica, e dei tanti umili artigiani che si sacrificano a questa forma d'arte, più compilation e meno playlist.
Per favore.
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La recensione Seahorse 2020 Survival Kit di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-05 14:48:58
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interessante