I molisani Blind Ride uniscono sotto il segno di un sound sporco e primitivo un'impostazione hardcore punk e una scrittura rock n’roll/garage creando spazi per svolte abbastanza inattese,almeno rispetto al contesto e all’atmosfera generale con cui si presenta ‘Too Fast For a Sick Dog’. Alcune tracce corrono parecchio (D.D.P.S., December) o accelerano in corso d’opera, ma non disdegnano anche di abbassare il ritmo o cambiare sentiero a metà strada, oscillando fra punk rock (Parasite), hardcore californiano classico e una sorta di horror/doom rock (Wrong Answers, Passive Ways). In un’estetica che nel complesso grida chiaramente “accacì”, la presenza di rallentamenti, arpeggi, assolo e strutture composite aggiunge una diversione che rende il tutto abbastanza fresco e soddisfacente, probabilmente più della somma dei singoli elementi messi insieme. Il pezzo più rappresentativo in questo senso è il doppio manifesto e title track Too Fast For A Sick Dog/ The Blind Ride, una cavalcata che passa da un heavy rock piuttosto metallico ad un crescendo hardcore. L’album del power trio di Campobasso è un album assolutamente classico ma non scontato, con un’estetica accattivante per chi ama il connubio fra horror e distorsioni.
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