Leonardo Lion: Pianeta Libero
Pianeta Libero è il titolo del secondo album di Leonardo Lion, cantautore e musicista di origini pugliesi che ha avuto esperienze sonore in lungo e in largo per tutto lo stivale. Dopo il debutto solista del 2019 con Anemone, arriva questo nuovo lavoro pensato e registrato durante i mesi più bui del 2020.
Si tratta di un album di dieci pezzi che mostrano affinità con un certo tipo di hard rock che va a trovare sentieri confortevoli anche nel metal più iconico degli anni Ottanta. Nonostante questo, Lion riesce a rivestire i brani di una patina pop che li rende appetibili anche per gli ascoltatori meno educati. Si parte con "Pianeta Libero", una hit che detta il ritmo del disco e ne riassume le caratteristiche: chitarroni ovunque e tematiche sempre attuali riviste in chiave metallara (ma generalista). Nonostante il background evidente, Lion prova anche ad addentrarsi in territori diversi, miscelando ritornelli orecchiabili a strofe rappate ("Fa Tanto Rumore"); "Anima Del Mondo" invece si apre con un riff che ci riporta musicalmente indietro di almeno trentacinque anni, tra un'atmosfera alla Van Halen e un ritornello che entra in testa al primo ascolto, una via di mezzo tra il glam dei Kiss e un singalong in stile punk.
Sono tante le cose che funzionano in questo secondo disco di Leonardo Lion: la prima sta senza dubbio nella capacità di confezionare delle hit chitarrose che hanno il loro perché anche nel 2021 (non è una cosa semplice); la seconda invece sta nel saper rimanere dentro i tre minuti per ogni brano, portando i riferimenti hardrock e metal all'interno di un confine pop sigillato e insuperabile. Proprio questa però, è un'arma a doppio taglio: qualche pezzo sembra funzionare meglio, qualcun altro invece appare preconfezionato per una nostalgica reunion di ex metallari cinquantenni alla sagra della birra. Tenendo conto delle decennali difficoltà di scrivere e cantare in italiano per il genere, il tentativo di trovare dei risvolti pop non è certamente originale ma anche in questo caso trova più di un modo per poter funzionare.
Pianeta Libero è un disco per le irriducibili mine vaganti del metal da classifica, delle chitarre ad ogni costo, dei fanatici dei virtuosismi. E qualche volta, specialmente quando non si vede un concerto dal vivo da mesi e mesi, non per forza è da buttare via.
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La recensione Pianeta Libero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-02 08:40:15
COMMENTI (1)
Ciao Marco, Grazie mille per la recensione.