Geordie è il titolo del nuovo lavoro de I Rumori Di Via Silvio Pellico, band bresciana fondata da Daniel Zamboni e Stefano Ricca.
Si tratta, come lo chiamano loro, di un piccolo disco di sette brani che, ancora una volta, vanno a pescare musicalmente dal grande calderone del rock alternativo degli anni Novanta. Il tema fondamentale è quello dell'alcol, quasi a voler mettere su un concept di esperienze personali: l'arringa iniziale di "Dio Alcolico" sfocia in sonorità sporche e grezze che ricordano a tratti i Marlene di Catartica ma con una rumorosità talmente priva di senso del pudore che richiama vagamente anche i primi Drive Like Jehu. Lo spoken word di "Skazzo" non può non prescindere dall'esperienza di band culto come Offlaga Disco Pax e Massimo Volume, ma il vero punto di rottura del disco lo troviamo in "Giorno di chiusura", brano che sprigiona una potenza sonora degna della scena di Seattle, pura violenza di testi, chitarre, distorsioni. La chiusura è affidata a "Trovami un modo semplice per rientrare", pura deriva di citazionismo che coinvolge affinità stilistiche tra le più varie e disparate.
Ancora una volta la band bresciana ci sorprende per l'intraprendenza e per l'originalità, con un disco che si apre alla sperimentazione pura con un'attitudine estremamente punk rock. Geordie è un trionfo alcolico nel vero senso del termine, tra vortici distorti e rumorosi che si alternano con vuoti musicali di matrice slintiana in grado di farci sentire smarriti, come quando al mattino si cerca di rimettere insieme i pezzi mancanti di una notte (parecchio) balorda.
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