Una piccola/grande magia a firma Cristian Fanti e Andrea Rocchi
"KINTSUGI" è un disco maturo che non ha paura di esserlo, dichiararsi tale e esprimere con la massima forza tale "identità". Bisogna partire da questo presupposto per analizzare, con cognizione di causa, il lavoro firmato da Cristian Fanti e Andrea Rocchi. Un disco stratificato, con pezzi quali "Notturno" che, almeno a nostro avviso, rappresentato uno dei migliori esempi, grosso modo negli ultimi dodici mesi a questa parte, di testi ben scritti nella musica "leggera" italiana. La formazione interpreta i pezzi con abilità e sapienza tecnica. Ma c'è anche un calore "umano" che abbiamo particolarmente apprezzato, specie di questi tempi piuttosto grami.
I ragazzi di Forlì, alla chitarra ritmica Andrea Rocchi (cofondatore), al piano e all’organo Alberto Bazzoli (membro della seconda formazione), alla batteria e alle percussioni Marco Frattini (dei primi Santo Barbaro, altro gruppo della scena forlivese passato per Ribéss Records), insomma con "KINTSUGI" dimostrano come la maturità non sia sinonimo di vecchiaia o di essere passati di moda ma come essere maturi voglia dire "avere perfetta conoscenza delle proprie potenzialità".
E il cantautorato de collettivo Ginsberg ne ha un botto di questa potenzialità, soprattutto grazie al perfetto incastro tra testi non banali e arrangiamenti di grande classe. Un post-rock di qualità e di eleganza. Evviva!
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La recensione KINTSUGI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-03 11:00:43
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