Ex [Veneto] Gion Uein 2005 - Rock

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Per rendere più appetibile “Gion Uein” degli Ex, si potrebbe dire che si tratta di un rock dalle forti tinte vintage. Ma la verità è che questi nove brani sanno di vecchio, dalla prima all’ultima nota. Non rock in italiano, ma rock italiano. Quello peggiore, da cover band dei Litfiba o dei Negrita. Qualcosa che, ascoltandolo, scatena un misto di imbarazzo e tenerezza. Perché, oltre agli arrangiamenti francamente dimenticabili (come “Mai Più”, un tentativo andato male di inseguire i Pearl Jam nel loro terreno), alcuni testi strappano sorrisi per certe – improbabili – rime adoperate: “Hei tu cosa vuoi/ Non sei vivo come noi/ Voi mai come noi/ Noi non cambieremo mai” (“Forse Per Sempre”); “Ogni giorno/ Di nascosto dentro al bar/ Io ti guardo/ Con gli amici a parlar/ Non riesco/ Forse a dirti stai con me/ E da solo/ Poi ritorno a sognar/ Che corpo hai/ Io ti maledico/ Quando ti vedo” (“Eveline”). Neanche Max Pezzali saprebbe fare meglio.

Sia chiaro, qui nessuno ha voglia di prendere in giro delle persone che, comunque, fanno la musica che piace loro. Però, davvero, così non va. Non basta quel “puro rock” di cui la band parla nella biografia per creare qualcosa di buon livello. Ci vuole un pizzico di talento in più. Ma non è detto che col tempo le cose non possano migliorare.

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La recensione Gion Uein di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-02-27 00:00:00

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