"Aprile Supernova" è un disco pazzo e totale. Ci piace, ci piace assai
"Aprile Supernova", il nuovo disco di Nautilus Frank ci è piaciuto, e ci è pure piaciuto un botto, probabilmente per i motivi sbagliati. Già perché la nuova avventura del produttore fiorentino è stato per noi un bellissimo viaggio proprio quando vi abbiamo scorto i passi falsi, le piccole imperfezioni e i minimi punti morti di un lavoro altrimenti ineccepibile. Proprio questa "umanità" che in quanto tale, come ci insegna Dark Souls, non solo è fallibile ma è anche portatrice di disequilibrio nel mondo e nell'universo, ci è piaciuta tantissimo.
Prendete, ad esempio, un pezzo come "Cyba", la traccia numero cinque. Si tratta di una sorta di trattato in musica di cosa sia, oggi, realizzare un pezzo lo-fi, con contaminazioni elettroniche e trip-hop in maniera del tutto naturale e spontanea. Non ci sono lacci o lacciuoli che frenano Nautilus Frank. Egli si presenta libero, anzi liberissimo di fronte all'ascoltatore, talmente sciolto da tutto e tutti da poter (magari) errare.
Tuttavia se è vero come è vero che uno come Petrarca, al tempo suo (giusto per non citare sempre e solo Dante) aveva fondato tutta una poetica sul concetto di errare nel duplice senso di sbagliare e viaggiare beh possiamo dire che con "Aprile Supernova" non abbiamo timore alcuno di sbagliare quando decidiamo di "metterlo, ancora una volta, sul piatto".
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La recensione Aprile Supernova di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-02 08:27:32
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