"London Spritz" è l'ep di Weet, dopo un primo ascolto, dalla prima traccia "Di punto in bianco" si può scorgere una similitudine con i primissimi Carl Brave e Franco 126
"London Spritz" è l'ep di Weet, dopo un primo ascolto, dalla prima traccia "Di punto in bianco" si può scorgere una similitudine con i primissimi Carl Brave e Franco 126.
Parole biascicate, pronunciate a voce bassa, mood soft depresso, il sound ricorda le canzoni dell'ex duo romano. I temi sono molto vicini a "Polaroid" e a tutto l'immaginario che si porta dietro: lattine, metro e calde notti di Roma, paranoie e disagio, cantautorato street asse Roma - Londra, dove però a dominare è sicuramente l'accento della Capitale.
"Specchi" feat. Tamì è una ballad con l'autotune, una storia d'amore che si consuma tra presente e passato. Forse il singolo più debole dell'ep, ma che presenta, comunque una buona produzione.
"Aceto" come la prima traccia può essere considerata una potenziale hit, tutte le parole usate sono al posto giusto.
"London Spritz" coinvolge la generazione z e mette d'accordo anche i più nostalgici. Un buon incipit per Weet che però deve trovare una strada meno battuta per dimostrare maggiore originalità e per non essere associato ad altri artisti già in voga. Tuttavia, lo stesso Weet dimostra di far parte della wave giusta, aspettiamo un progetto più organico, per ora un biglietto da visita coinvolgente e piacevole.
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La recensione London Spritz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-13 14:32:37
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