Un EP metal diretto dal pennello di un Kandinskij con i capelli lunghi e i vestiti in pelle nera
"Ora facciamo tappa su Marte e ascoltiamo il crepitio delle fiamme". È questo lo scenario metal che gli Ottobrenero vogliono per il loro EP "Idi", a circa sessant'anni dalle prime sonde sovietiche lanciate verso il pianeta rosso. I brani del power trio lombardo, appassionato di un progressive tenebroso, attraversano i maggiori riferimenti letterari della fantascienza e nascono da un preciso immaginario che "dà voce, per una volta, agli Antagonisti": "IDI racconta storie di mondi governati da élite che temono il dissenso e bruciano i semi da cui può crescere, abitati da genti trincerate dietro barriere intellettuali invalicabili, che ambiscono a portare pace, libertà, ragionevolezza e unità in tutto il cosmo, anche a chi non vuole", spiega la band.
Così ad aprire il disco è "Prometea", la divinità dotata del fuoco dell'arte e dell'ingegno a cui un popolo oppresso chiede la liberazione "da un antico giogo". Poi il testo e il rock di "Rosso" svelano il cuore del lavoro: "Rossa è la fame che muove legioni, rosso il bisogno che acceca milioni, rosso è l'istinto che trova ragioni, rossa la terra intrisa di buoni". Segue "Macerie", che alimenta il disprezzo nei confronti dei potenti, intenti a giocare con la pancia arrabbiata dell'opinione pubblica. Il modo migliore per presentare il pezzo successivo è fare riferimento al "track by track" fotografico, molto curato sui social del gruppo: "'Noi' è il titolo di un libro stupefacente, scritto da Evgenij Zamjatin. Lo è per due motivi: è un libro di 100 anni fa che racconta lucidamente molti aspetti della società di oggi ed è forse stato di ispirazione per quell'altro capolavoro intitolato '1984', scritto da George Orwell. Due romanzi che insieme a 'Il Mondo Nuovo' di Aldous Huxley sono quanto di meglio abbia da offrire la letteratura distopica". Infine "Lava" chiude l'album eruttando gli errori della società, in un universo ispirato al romanzo "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury.
La prima caratteristica degli Ottobrenero che colpisce è l'utilizzo della voce, tra il graffio rauco urlato e i cori in stile epico. I testi sono molto intensi e poetici, i suoni inondano potenti ed è bella l'idea di leggere la realtà tramite un Metal cantautorale. L'EP darà soddisfazioni agli appassionati del genere ma anche a chi è interessato a un'interpretazione del mondo attuale in una chiave originale. "Idi" è la musica diretta dal pennello di un Kandinskij con i capelli lunghi e i vestiti in pelle nera, in un quadro dai colori inaspettatamente oscuri e cupi.
---
La recensione Idi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-16 20:12:16
COMMENTI