Francesco Paolo Pilato Spettri 2021 - Rock, Jazz, Classica

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La fusion di Pilato ci porta in un viaggio iniziatico di sei tracce, tra psicomagia e tarocchi

Frank Pilato, al secolo Francesco Paolo Pilato, è un chitarrista con un’identità particolare all’interno del panorama italiano, con una carriera dalla vocazione fortemente internazionale, un piede nel gusto e nell’estetica rock e metal, l’altro nel jazz. Anche questo suo nuovo lavoro solista ‘Spettri’ si sviluppa intorno a un concept molto particolare. I sei brani sono infatti scritti e organizzati per rappresentare i passi di un percorso iniziatico verso la consapevolezza di paure e blocchi emozionali dell’essere. Un viaggio tra le rappresentazioni della dimensioni spirituale che si muove naturalmente tra momenti epifanici individuali e riferimenti esoterici codificati, partendo da un appartamento di Yucca Street, LA, e arrivando agli Arcani Maggiori dei tarocchi, passando per la psicomagia di Alejandro Jodorowsky, sciamanesimo, Stockhausen. Un racconto strumentale che parte con stilemi abbastanza classici della fusion più groovy, con i riff ostinati e i fraseggi sguinzagliati sul funk di 6711 Yucca Street, ricava momenti di atmosfera con i synth di Spettri e Oktophobie , passaggi narrativi con lo spoken words arpeggiato di Golden Vanity, per poi sciogliersi poi con una dimensione più intima e contemplativa nell’ambient romantica dei solo di Psicomagia e L’innamorato. Pilato ha un tocco controllato e un fraseggio ricco di sfumature messe non sempre facilissime da cogliere, messe al servizio di un racconto obliquo che va scoperto con calma. Ad un primo ascolto, a prevalere è una certa estetica sonora anni ‘80 che a qualcuno potrà sembrare non troppo ben invecchiata e plasticosa, ma entrando nella trama sonora con l’atteggiamento giusto c’è una dimensione più suggestiva dove gli impeti solisti, la ripetitività di certi riff, la dinamica calante del lavoro, assumono un significato semantico funzionale al concept del disco. Vale a dire al racconto di un viaggio interiore ed esoterico, quindi per forza di cose almeno in parte ammantato di una patina di ermetismo, più difficile da avvicinare ma sicuramente più intrigante.

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La recensione Spettri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-18 14:24:14

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