"Caviale" di pregevole gusto itpop per esordire al meglio: al prossimo giro l'abbinamento con lo champagne potrebbe segnare importanti sviluppi per questo nuovo progetto.
Un sodalizio che ha trovato nell'Urbe il luogo geografico per concretizzarsi: Pier Colone arriva dall'Abruzzo, Raffaele Vinaccia da Capri ed insieme formano Amò. Da questo moniker di chiara ispirazione partenopea, parte l'avventura che coindice con “Caviale”, disco distribuito da Artist First.
Sei brani il cui compito è segnare le coordinate artistiche del progetto: itpop, itpop sempre e fortissimamente itpop (semicit.) come evidenziato fin dal brano d'apertura, la title track che focalizza un po' tutto il concept dell'extended play. Strofe dalle visioni intimistiche si alternano a ritornelli piacioni, comodi da cantare per ritrovare un po' di sollievo da quel carrozzone di scazzi che sono gli abbandoni quotidiani dei giovani millennials. Il tutto si sviluppa su strutture sonore in costante bilico tra analogico e digitale, quadrando il cerchio attorno a ispirazioni che vengono dal quotidiano per essere racchiuse in note vocali e restituite agli impianti audio che ne hanno offerto la scintilla primigenia.
È un punto di partenza valido, un modo efficace per presentarsi posizionando il proprio nome sulla geografia del panorama emergente: Amò approccia questo decennio affidandosi ad una formula che garantisce una determinata resa; l'esercizio di stile attorno al genere non presenta intoppi e si presta quale rampa di lancio per un percorso in divenire, che non può precludersi sperimentazioni e atti di ancor più spinta originalità.
Ora che abbiamo il caviale sarebbe un peccato non abbinarlo con un degno champagne.
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La recensione CAVIALE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-19 01:00:27
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