Rifugi notturni per combattere i ricordi
Il progetto Big Niente nasce a Roma nel 2020 da un'idea di Alessio Rinci, che ha deciso di scrivere e arrangiare tra le mura domestiche il suo disco d'esordio, una specie di concept sulla nostalgia e sull'impotenza di fronte allo scorrere inesorabile del tempo. Un lavoro ambizioso e ricco di spunti interessanti
Si tratta di un lavoro di sette brani in uscita per MiaCameretta Records che esplorano elettronica e dream pop nelle loro sfumature più oscure e malinconiche. Big Niente è un disco per anime notturne, per tutti quelli che conoscono e combattono l'eterna lotta tra il sonno e la veglia. La voce soporifera ma estremamente carismatica di Alessio Rinci è una compagna ideale delle atmosfere musicali del disco, grazie ad uno stile influenzato dalla vena dark dei Joy Division e dal romanticismo noir dei Cigarettes After Sex. L' eco di Cosmo (quello più nostalgico) è chiaramente percepibile nella bellissima traccia Delorean, mentre un fiume in piena di ricordi sfocia nel mare shoegaze di matrice Slowdive sulla coda finale di Betelgeuse. C'è anche un bel pacchetto di influenze brit-pop in pezzi come Strade, Luce Nera e sopratutto nell'introspettiva profondità di Zero Kelvin, dalle quali emerge anche lo spettro del genio creativo di Damon Albarn. Nocturna chiude il disco con il più esplicito dei saluti alla notte insonne, un inno dedicato a tutti quelli che non chiudono occhio prima delle dieci del mattino.
L' omonimo disco d'esordio di Big Niente sorprende e convince a pieni voti, con la voce di Alessio Rinci che ci trasporta nell'oscurità, nel buio più intimo dell'anima. Una ragnatela sonora che brano dopo brano aumenta il suo spessore e la sua capacità di intrappolarci dentro le canzoni.
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La recensione BIG NIENTE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-12 08:29:00
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