"Semantica", l'album di debutto del cantautore elettro-pop Jacopo Di Donato in arte Senatore Cirenga, classe 1993, ha fatto parlare di sé quando a marzo 2021, appena pubblicato, è apparso a sorpresa nella top ten dei dischi di iTunes fra le opere degli artisti appena usciti dal Festival di Sanremo. La presentazione del progetto dell'autore, appassionato linguista, parla di un "Cantautorato italiano per persone scocciate, intellettuali pretenziosi e radical chic con l'attico in centro a Milano": l'ironia ben presente fra queste righe viene forse poi un po' a mancare nelle tracce, caratterizzate soprattutto da un "retrogusto amaro" già a partire dal manifesto artistico "Il Banco Vince" e da "Deliquio".
I testi, cantati con un'interpretazione naïf e personale, sono spesso filosofici e impegnati, anche se in certi punti possono sembrare un po' ripetitivi, autoreferenziali e retorici ("Ha vinto Britney Spears"). I brani citano ad esempio i neon e i tagli nelle tele di Lucio Fontana ("Attese"): l'album infatti vuole essere un inno all'arte, che rende la vita più sopportabile. "Interlunio" è tra i momenti più ispirati della tracklist insieme a "Cloe", una bella canzone d'amore. Dal punto di vista degli arrangiamenti, le sonorità elettroniche mantengono un sapore vintage che rendono il suono complessivo del lavoro molto omogeneo.
Lasciando scorrere un pezzo dopo l'altro si avverte in parte l'esigenza di ascoltare parole più dirette e versi semplici in cui ci si possa immedesimare e si rafforza anche l'idea che sia necessario fare una scelta: o si scrivono saggi e trattati oppure brani pop. Ovvio, non si tratta assolutamente di banalizzare i contenuti - più sono ricchi e profondi, meglio è -, ma al cuore dell'essenza della forma canzone c'è probabilmente una sfida: riuscire a unire orecchiabilità, messaggio e leggerezza.
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