Esordio in musica fatto di personalità ed apertura alla condivisione di emozioni con l'ascoltatore, "Ocean" è una tavola blu nel senso più british del termine.
Esperienze trasversali nel mondo della musica a formare il presente creativo di Andrea Mainini: il chitarrista ed autore milanese si mette in proprio pubblicando “Ocean”, autoproduzione completamente svincolata da pressioni discografiche di sorta.
La proposta d'ascolto si articola su sei brani dalla matrice chiaramente post-rock: la concezione artistica di Andrea Mainini spazia tra passato e presente ponendosi il temerario obbiettivo di congiungere cinque decenni di genere musicale. Distanze che vengono annullate per conseguire un risultato incoraggiante nella forma creativa proposta: le ampie sezioni strumentali di “Ocean” si incontrano con rare quanto preziose parole che segnano i passi di questo viaggio introspettivo pieno di suggestioni. È musica che si presta a riflessioni, a molteplici processi di ricerca del significato che possono aprire a scenari molto personali, in un registro di comunicazione che parte dall'autore ma si presta ad alto tasso di condivisiblità nei frangenti che si susseguono vorticosamente.
“Ocean” è quella tavola blu, nel senso più british del termine, è sensazioni ed emozioni che non si polverizzano nella brevitas di un ascolto. Approcciare questo disco significa avere voglia, tempo, energie e background d'ascolto tali da percepire la personalità che è stata immessa in queste scritture da pentagramma poco inclini alle tendenze del momento.
Personale, certo, ma non per questo chiuso nell'ermetismo. Buona la prima.
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La recensione Ocean di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-05-28 13:42:00
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