Un disco di rock classico, con tante sfumature melodiche e una grande tecnica di base.
Try To Change è il titolo del primo lavoro solista di Mauro Madella, chitarrista e compositore di Varese nato nel lontanissimo 1969.
Il suo è un disco di undici brani che prova a sintetizzare le più svariate esperienze del musicista, che ha iniziato ad imbracciare la chitarra all'età di sedici anni. Il punto di riferimento è il rock anni Settanta, con diversi spunti prog e una forte radice blues. Un brackground chiarissimo sin dall'apertura affidata alla strumentale Our Life, ma che assume cordinate davvero precise dalla title track in poi, quando Madella inizia a cimentarsi anche con la voce. Le influenze richiamano i mostri sacri della chitarra e del rock classico, da David Gilmour e i Pink Floyd in generale, passando per i Genesis di Peter Gabriel, finoa ad arrivare ai vari Knopfler, Clapton, May e Van Halen.
Quello di Madella è un disco che si affida sopratutto alla melodia, molto meno ai virtuosismi chitarristici che ci si potrebbe aspettare da punti di riferimento del genere. Sicuramente il brano in inglese ha una forza che quelli in italiano sembrano non avere, ma il suono d'altri tempi riesce a catapultarci in un mare di nostalgia. Madella riesce a ricostruire alla perfezione un immaginario rock internazionale ma anche tipicamente italiano (echi di Battiato e Pfm un po' ovunque) e confeziona un lavoro molto più che dignitoso.
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La recensione TRY TO CHANGE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-03 09:10:04
COMMENTI (1)
Try To Change, gran bel pezzo, capace di emozionare, un po' vintage ma con la presenza di qualche elemento moderno.
Complimenti!