Gli Yo Yo Mundi sono una vera e propria istituzione del nostro panorama musicale underground. La rivoluzione del battito di ciglia è il diciannovesimo album in studio della band piemontese (quante altre formazioni riescono a tagliare questo traguardo?) ed è anche la ciliegina sulla torta per i trent'anni di carriera.
Registrato in studio dopo una campagna di crowfunding, per i primi tre mesi non è stato possibile ascoltarlo sulle piattaforme digitali: una scelta precisa per provare a spingere la vendita del supporto fisico, cd o vinile che sia. All'interno del disco sono presenti undici brani di poesia consapevole, tutti scritti dall'ispiratissima penna di Paolo Enrico Archetti Maestri: musica che nasce da un'esigenza reale, come è sempre stato durante la carriera della band. Per la prima volta, inoltre, gli Yo Yo Mundi provano a dare un tocco di modernità al loro stile sonoro, che comunque rimane perfettamente riconoscibile. Tra i brani migliori possiamo segnalare "Ovunque si nasconda" in apertura, la profetica "Spaesamento" e il brano di lotta "VCR". Marino Severini dei Gang partecipa con la sua voce al brano "Fosbury", anche questo tra i più interessanti del disco, dedicato a quel Dick Fosbury che ebbe il coraggio di essere un vero innovatore nella disciplina del salto in alto.
Come sempre eleganti e ricchi di tonalità calde, gli Yo Yo Mundi ci regalano l'ennesimo buon lavoro di una discografia ricchissima ma costantemente familiare. Lontani dagli algoritmi e da una società divisiva, da sempre al fianco di chi combatte ogni giorno per una rivoluzione collettiva.
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