Tutta la follia, a volte adorabile, a volte meno, di un'autoproduzione
Ci sono delle volte in cui recensire un disco non solo non è facile ma è anche una specie di sfida personale. Quando mi hanno affidato l'ascolto di Viva San Calogero! di Lello Spontini confesso di non conoscere l'artista in questione né il disco. Ho un po' letto in giro e nel comunicato stampa, apprendendo il fatto si trattasse di un'autoproduzione, ho rintracciato un paio di sparute informazioni su internet e quindi ho schiacciato "play".
Beh, la prima sensazione nell'ascolto di pezzi quali Sogni d'oro è una sorta di straniamento. Straniamento perché Lello Spontini realizza un'autoproduzione che più "auto" non si potrebbe, con registrazioni di livello amatoriale, suoni a volte parecchio sghembi (che superano di gran lunga ogni possibile "tolleranza" di lo-fi) e dei testi venati di elettronica tra l'assurdo e il surreale.
Dicevamo della sfida giusto? Beh pareva fosse una sfida a perdere dopo il mio primo ascolto. Eppure ho tentato di non cadere nello scoramento e così, nei giorni successivi al primo, mi sono messo ad ascoltare Viva San Calogero! a più riprese. Nonostante il gomitolo di dubbi non si sia districato, debbo ammettere che Spontini ha qualche motivo di interesse, specie per quell'elettronica pastosa come dido che in certi pezzi emerge. Chissà cosa ci potrà "donare" la prossima volta, magari pure un microfono pienamente funzionate, chi lo sa?
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La recensione Viva San Calogero! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-15 08:10:37
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