Undici tracce che spaziano tra il rock alternativo di stampo Verdena e un modello di indie pop contemporaneo
Nel Frattempo Un Po' Più In Là è il titolo del secondo album in studio de I Pixel, registrato tra La Clinica Dischi di Sarzana e lo studio privato della band. Distribuito da Phonarchia Dischi, aveva iniziato a prendere forma già da prima del disco d'esordio della band di La Spezia. Dopo averci lavorato per oltre due anni, il quartetto di La Spezia ha confezionato queste dieci tracce che spaziano tra il rock alternativo di stampo anni Novanta e un moderno indie pop.
La partenza è affidata ai brani Fiumarettae al singolo di lancio Fuori di me, in cui i riferimenti sono chiarissimi: una bella miscela di influenze nostrane (Verdena su tutti) e chitarre pronte ad affondare il colpo al momento opportuno. La ballad Crearsi un mondo in testa (e non entrarci mai)è il brano che si lascia andare ai paragoni più facili, con i suoi riverberi a metà strada tra la band bergamasca e gli strascichi della new wave. Ma Isynth e le tastiere fanno da padroni in un disco che acquista credibilità brano dopo brano, andando ad ampliare il sound di una band che che non appare snaturarsi affatto da quello che è il percorso intrapreso con Perfettamente Inutile del 2018.
I Pixel tirano fuori un disco vecchio stile, figlio di una scena italiana che ha influenzato e continua ad influenzare in maniera decisa il mondo del nostro rock underground. Chitarre sempre sul punto di prendere fuoco, melodie che cavalcano la malinconia e il disagio post-adolescenziale con un carisma da vendere: questi sono gli elementi che caratterizzano lo stile di questa interessante band ligure che farà venire l'acquolina in bocca a chi è cresciuto sulle note di dischi di culto come Il Suicidio del Samurai, di cui si avverte l'eco in maniera forte e chiara.
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La recensione Nel Frattempo Un Po' Più In Là di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-19 10:29:00
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