Qualcosa di interessante ma anche tanta confusione
Become:Unique almeno per me è stato davvero un rovello ma di quelli che se proprio non ci riesce a dormire la notte quanto meno ci pensi a più riprese lungo tutto il giorno. Già perché il lavoro omonimo dell'artista milanese da un lato mi ha affascinato per la grazia e la cura profusa nei suoni e per quell'idea, un po' glaciale e distaccata, di elettronica sperimentale che si può ravvisare in un pezzo come Dissociato. Eppure, quasi come se si volesse perseguire fino in fondo il titolo della canzone sopracitata, non tutto, almeno per il mio modo di vedere e sentire la musica, è "tornato" in questo lavoro.
Ho avvertito, debbo dire ripetutamente, una confusione di fondo in questo disco, appunto una natura non risolta in bilico tra lo sperimentalismo nudo&puro e un approccio più morbido e accomodante all'elettronica strumentale. Attenzione: a mio avviso nessuna delle due "strade" è giusta a prescindere, semplicemente avrei gradito capire la posizione di Become:Unique. E invece, ma magari sono stato distratto io o poco abile a cogliere i segnali, non ho ben compreso la natura unica di questo lavoro. Lavoro che, lo voglio ribadire, qualitativamente è buono, molto buono ma a cui, sempre per me, pecca di incisività e decisione nell'affermazione della sua natura più intima e più vera.
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La recensione Become:Unique:Human di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-06 08:21:00
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