Il tema dello spazio continua a concepire fascinazioni e suggestioni nel mondo dell'arte. L'esempio più recente, in tale contesto, è il lavoro realizzato da Moonbrew e Paolo Apollo Negri: un racconto, attraverso le canzoni, della stagione d'oro delle missioni spaziali. È tempo di tornare alla carica (dopo una convincente prima volta) col secondo capitolo di “The LEM Tales”, edito da Records Kicks.
Sei tracce alle quali è affidato il racconto del punto di vista narrativo sovietico: il versante del Patto di Varsavia viene quindi strutturato con una suite d'apertura e tre brani spuri. “Soyuz 7K” è concepita attorno ai tre moduli della navicella spaziale ed ha l'onore (e l'onere) di presentare i concetti testuali che prendono vita al susseguirsi del giro di boa: se proprio bisogna dare una categorizzazione a questa proposta d'ascolto non può che essere free; parola che dice niente ma anche tutto al contempo, in quanto convivono, comodamente, correnti funk-hip/hop e incursioni jazz, tra suoni progressive e colori analogico/digitali. Ci vuole tanta cura dei dettagli per concepire un'esperienza in musica così, e brilla di carisma ed originalità “Zond Program”: misteriosa, cadenzata, e con un motivetto catchy che non esce più dalla testa.
Il capitolo due di “The LEM Tales” dimostra come non ci sia da considerare a priori un argomento come vetusto e sorpassato: sta tutto nella forza delle idee di chi ha intenzione di plasmare atti creativi. E sotto tale ottica, Paolo Apollo Negri e Moonbrew hanno risorse in grande quantità, rendendo il loro secondo racconto attorno le conquiste spaziali dell'umanità una piacevole conferma di quanto di buono questa joint venture può regalarci.
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