Ai crismi ben noti del pop-punk di inizio millennio si aggiungono elementi urban che provano a dare un contributo d'ascolto in più. L'esperimento funziona, atto temerario meritevole degli Urban Meadow.
I crismi del pop-punk d'oltreoceano per raccontare il quotidiano della provincia di Padova, integrando ulteriori elementi sonori. Giungono così al nuovo EP gli Urban Meadow, che in piena attitudine do it yourself confezionano “punkine”, reso ufficialmente disponibile dallo scorso mese di maggio.
Sei brani caratterizzati da una featuring (con gli Hall Stop & Sal per "On My Own") per una completa immersione in quelle sonorità che ci riportano due decenni addietro: totalmente emancipati da qualsivoglia stanco tentativo di revival, gli Urban Meadow animano in realtà un interessante processo che porta il pop-punk ad essere ripensato, mediante l'aggiunta di elementi sonori urban, quasi afferenti l'hip-hop. L'ibridazione, in tale contesto, risulta efficace, regalando tracce assolutamente in linea con quanto ci si possa attendere, ma che riescono a fornire un valore aggiunto da non sottovalutare, soprattutto in stanze sonore dalla forte tendenza all'omologazione.
Che sia una scelta felice percorrere questa strada? Solo il tempo saprà dircelo e, nel caso, dare ragione a questi ragazzi che arrivano dal Veneto e picchiano forte (com'è giusto che sia). Nel frattempo, grande merito nell'aver provato a fare qualcosa in più, perché le buone intenzioni vanno sempre premiate e perché “punkine” si archivia come una piacevole proposta d'ascolto.
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La recensione punkine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-02 00:17:04
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