Jazz, elettronica, suoni etnici e tanta chillout per questo disco davvero interessante
Gran disco quello di Luzee, che ha curato composizione, mix e artwork per un lavoro lungo in cui, come dice lui stesso, ha ricercato un nuovo suono che nelle sette tracce di Seed è diventato una sorta di concept che dà vita a un cambiamento. Luzee è Davide Luzi, classe 1980, bassista, beatmaker e producer che lavora facendo incontrare l'elettronica di studio e il campionamento organico, ossia prendendo suoni e groove da dischi e da oggetti e dall'ambiente circostante.
Seed, uscito per Italian Soul Summit, combina fiati tipici del jazz e basi molto interessanti, tra Amon Tobin, Massive Attack e l'acid jazz. Suoni morbidi adatti al chillout come in Birth ma anche virate afro (Rhythm of Life), rilassanti come in Shadows o Connection, o più jazzate come nella conclusiva Roots. Suoni perfetti per un aperitivo al tramonto ma anche per le playlist che servono per concentrarsi e studiare.
Con Seed, l'ascoltatore si muove su territori a volte etnici, altre più notturni, senza mai perdere il filo del ritmo. L'unico appunto che possiamo fare al disco è che non sia eccezionalmente "nuovo" dal punto di vista dei suoni, ma tutto è bilanciato molto bene e qualche difetto passa in secondo piano. Consigliato per gli amanti del genere e per chi vuole un ascolto che aiuta a sciogliere le tensioni.
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La recensione Seed di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-05 16:17:00
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