Il nuovo album degli Africa Unite è già stato indicato dall'intera critica musicale come l'attesissimo "lavoro della maturità", certamente il riusciure ad apportare ad un consolidato stampo tipicamente reggae influenze d'ogni tipo senza distaccarsi stilisticamente dalla produzione precedente, e' un'impresa che indica una buona esperienza nonchè una grande classe in campo musicale. Gli Africa Unite, grazie anche alla partecipazione determinante di Mad Professor, con "Il gioco" esplorano mescolando tutte le piu' moderne tendenze musicali mitteleuropee distaccandosi dallo stereotipo reggae per avvicinarsi ad un raffinato drum'n'bass di "viaggio al centro", ad un modernissimo funk di "vero", al pop d'autore di "Non sei sola", ad un reggheggiante r'n'b di "il gioco". Ed è proprio sulla sapiente contrapposizione tra le calde melodie vocali e i suoni elettrici ed acidi delle chitarre e tastiere che si parte da un bellisimo drum'n'bass per passare alle più moderne sonorità dub e concludere con un funk caldo e coinvolgente. Ma se le nuove atmosfere "londinesi" di "viaggio al centro", "Ultimo Periodo", "Alle radici", "Vero", determinano l'intero sound del disco, gli Africa Unite trovano comunque lo spazio per il più classico reggae d'autore; l'iniziale "Muovi" che apre l'intero disco è una studiatissima citazione della famosissima "Keep on Moving" cosi' come "Mai" non ha niente da invidiare ai loro vecchi successi classicamente reggae. Come se non bastasse il disco, infine, è contornato da un piacevolissimo "bonus track" ska, cantato in inglese che calza a pennello con l'intera linea ecclettica dell'album. Una Fusion originale, dunque, è lo stile de "il gioco", uno stile che lo fa diventare come uno dei pochi dischi più belli e ricercati dell'anno, uno stile che candida gli Africa Unite tra la band più valide ed innovative dell'intero panorama musicale europeo.
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