Un disco pop con momenti urban, suonato e cantato bene ma non troppo personale
Gabriele Centelli è una vecchia conoscenza nella scena indipendente italiana: attivo dal 2013 con la band di post rock - elettronica Platonick Dive, ha girato l'Italia in lungo e in largo, spingendosi fino agli Stati Uniti, partecipando anche come turnista ai Criminal Jokers di Motta e Maestro Pellegrini. Tona in tutt'altra veste col nome TACØMA per un album di dieci tracce di pop che flirta pesantemente con l'urban.
È un album ben costruito, cantato e suonato bene, che purtroppo manca un po' di personalità, di quel quid che fa riconoscere TACØMA in mezzo ai tanti progetti simili che hanno riempito Spotify e i nostri inbox negli ultimi cinque anni. È fortemente improntato alla ricerca del singolo che fa il botto e questo sembra proprio il suo difetto più grande.
Gabriele sa comporre, suonare e cantare, non c'è dubbio. In questo album, però sembra mancare un po' di sincerità. Ci sono i beat hip hop, i piattini della trap, le rime, i giochi di parole che fanno modernità, la nostalgia, il romanticismo, ma sembra tutto un po' fuori tempo massimo, come se questo genere fosse esaurito con la pandemia e oggi ci fosse bisogno di altri suoni e altre parole, che Gabriele è sicuramente in grado di trovare. Oppure, semplicemente, è adatto a un target molto diverso dal mio e piacerà un sacco nelle playlist su Spotify.
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La recensione Panorama + di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-08 10:49:00
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