L'esordio dei Boccaleone suona le esperienze maturate di notte ed il mattino che puntualmente presenta i conti. Per fiducia che trasmette, fiducia riceve.
Storie di notte, di romanticismo, cocktail e mattinate che finiscono per essere più puntuali delle bollette. C'è tutto questo nel calderone concettuale plasmato dai Boccaleone, duo che arriva dal Bergamo e si presenta con un long play dal titolo emblematico: “Tempesta in testa”, autoprodotto insieme ad un ristretto nugolo di fidati collaboratori al banco di missaggio.
Sono dieci le tracce che compongono un ascolto i cui primordi risalgono all'inverno tra il 2019 ed il 2020, gli ultimi sprazzi di normalità prima di una pandemia che ci ha segnato e le cui cicatrici sono ancora ben visibili sulla pelle di ognuno. Sul versante sonoro, i Boccaleone tributano gli onori alla tradizione cantautorale italiana commistionando pop e rock in brani dalle dinamiche simili, più per coerenza di proposta che per mancanza di idee; perché poi l'originalità si sprigiona attraverso i testi, che raccontano della sopravvivenza quotidiana in un quartiere di periferia senza lasciare troppo spazio alla pesantezza, ma cercando di infondere quella fiducia che può rivelarsi valore aggiunto per superare gli ostacoli della vita.
Per fiducia che si trasmette, fiducia si riceve: è sicuramente un punto di partenza, e non sappiamo se la “Tempesta in testa” si tramuterà in stato di calma o chissà quale altro tumulto interiore si produrrà nei mesi a seguire. Quello che è certo, è che vogliamo ascoltarne di più e diventare partecipi, puntualmente, delle narrazioni ad opera di Boccaleone.
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La recensione Tempesta in testa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-09 01:40:35
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