I bei tempi dei collettivi non si sono esauriti con gli anni Settanta
"Panorama è un collettivo di produttori, fonici ed artisti. L'obbiettivo è ambizioso: scovare nuove gemme nel palinsesto locale e ricercare un nuova identità sonora della scena locale spaziando dall'elettronica al soul". Quando ho letto questa descrizione mi sono emozionato, ve lo confesso. Mi sono emozionato perché, in modo del tutto atavico, ho un debole per i collettivi, sì, esatto, quelle robe che parevano ancorate agli anni Settanta e che invece, in certi casi, lottano e respirano in mezzo a noi. E se lo fanno al ritmo di pezzi come Share tanto meglio.
Già perché la terza traccia di questo Modern Forms of Entertainment è un ottimo esempio della qualità intrinseca dell'opera. Quindi non soltanto un concept accattivante e interessante, che muove da nobili propositi, ma anche una realizzazione, una messa in musica appunto, di prim'ordine. Qui si può proprio toccare con mano, e orecchio, una squadra di professionisti che si mettono a lavoro per donare all'ascoltare un prodotto non solo fatto e finito, ma anche destinato a germogliare (si spera!) in altri epigoni.
E proprio questa condizione "testamentaria", se mi concedete il termine, trovo sia l'aspetto più interessante di un disco che mi è sicuramente piaciuto e che consiglierò a amici e parenti. Perché di elettronica virata al soul di tale eleganza ne abbiamo sempre bisogno.
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La recensione Modern Forms of Entertainment di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-11 08:00:00
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