Una colonna sonora perfetta per un viaggio, reale o interiore che sia
Francesca Guccione è una musicista siciliana davvero interessante. Diplomata in violino, collabora col Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Palermo, sonorizza film, lavora sia con i contesti tradizionali che andando fuori canone e sperimentando, come possiamo sentire nel suo primo album Muqataea, di genere modern classic, uscito per l'etichetta francese Whales Records fondata dal compositore Julien Marchal. Il titolo significa contea in arabo, ed è un viaggio personale dell'artista per riscoprire la sua città natale, Modica, e osservarla con gli occhi dell'immaginazione.
Fin dal primo pezzo, Pircanti, si capisce lo studio che Francesca vuole intraprendere per il suo viaggio: archi minimali che si fondono coi synth eterei, per poi fondersi con un ritmo percussivo, assente nella title track, che invece sembra una colonna sonora di Teho Teardo o Lele Marchitelli di un film di Paolo Sorrentino. Atmosfere eteree ancor più rarefatte in Timeless Here, mentre On Liquid Stones riprende i percorsi di Muqataea e li approfondisce, in un crescendo emozionante. The River at 6 pm si arricchisce del canto che fa da contrasto alla melodia, mentre in Esse Majara torna il ritmo, grazie anche alla collaborazione con Giorgio Bertinelli. An Echo in My Backpack segna il punto più emozionante del viaggio, di pura apertura quasi spirituale e, alla fine, Postcard From Muqataea sembra un divertissement, un finale teatrale leggero, titoli di coda di un disco davvero bello, da ascoltare in meditazione o mentre si fa un viaggio in un luogo tutto da scoprire.
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La recensione Muqataea di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-12 16:13:00
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