Pop cantautorale garbatamente radiofonico e a tratti pure animato da una certa tempra “sanremese”, ma senza mai risultare preconfezionato.
Partire egregiamente dallo Zecchino D’Oro, transitare poi con successo dal conservatorio Arrigo Boito di Parma per approdare infine, dopo una pletora di premi e riconoscimenti, al proprio debutto su EP costituisce già di per sé un piccolo grande percorso artistico degno di nota. È quello di Nove (Roberta Guerra all’anagrafe), la quale, in occasione del suo primo vero battesimo ufficiale, sbaglia davvero poco o nulla, quanto a scelta e dosaggio delle materie prime: testi, arrangiamenti, interpretazione e musicalità convivono armonicamente all’interno di un pop cantautorale, umorale e saturo di vita vissuta (la rivoluzione trentennale di Saturno intorno al Sole diventa qui l’ideale proiezione dei primi 30 anni di vita della stessa Nove), che la cantautrice genovese dimostra di saper addomesticare con una certa sicurezza.
Musica leggera, certo, garbatamente radiofonica e a tratti pure animata da un certa tempra “sanremese” (le movenze di un’Annalisa più votata al rock in Vocabolario e Numeri Pari o le decise impennate pausiniane della conclusiva Qualunque Alba) ma senza mai risultare preconfezionata, anche per merito di una bella voce che, per quanto versatile e caratterizzata, si guarda bene dallo snaturarsi – e omologarsi – con artifizi e ampollosità da talent show.
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La recensione Saturno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-13 11:08:36
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