Il potere taumaturgico della musica si concretizza in un disco dalle ventate urban che mira a rimarginare qualche ferita nell'animo. Buon esordio di Shori.
Vicissitudini del proprio quotidiano e delusioni sentimentali smuovono l'animo di Lorenzo Shori Andrea Petrone, che attraverso il moniker Shori (tratto, appunto, dal suo nome anagrafico) plasma il proprio registro espressivo e naturale conseguenza è la prima opera discografica inedita: si concretizza così “Prova a Prendermi”, licenziato da G!GA Dischi su distribuzione Believe.
Nove le tracce (una impreziosita dalla featuring di Peter) a comporre la proposta d'ascolto che trae origine dall'attitudine hip-hop rinnovandone gli stilemi. L'artista meneghino, appena ventenne, mette in discussione con lucidità i canoni di genere edificando un proprio stile in bilico tra pop, visione urban e conscious rap, per una tracklist dinamica e dagli sviluppi agili. L'attenzione resta alta dall'inizio alla fine, e i timpani non si schiodano fino all'ultima nota suonata in “Bye bye”.
È noto, il potere taumaturgico della musica si irradia tanto nell'animo del fruitore quanto in quello di chi scrive le canzoni: Shori demonizza i suoi trascorsi e si prepara a spiccare il volo; “Prova a Prendermi” è una chiara manifestazione d'intenti, ma anche una provocazione verso chi ha attraversato questo animo lasciando qualche ferita ancora non pienamente rimarginata: la strada adesso è spianata, e tentare di riacciuffare il giovanissimo cantautorapper sarà sfida sempre più ardua.
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La recensione Prova a Prendermi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-23 02:43:33
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