“Muktada”, il tanto atteso album dei Wabeesabee con quel tocco di pop che risplende al soul
Il passato? Roba da trascorrerci tutto il tempo del proprio presente. Qualcuno a cui ispirarsi? Meglio se lo si trova fra i dischi in vinile. I Wabeesabee riassumono il concetto con “Muktada” ed è come se dicessero che il ricordo dei grandi del rhythm and blues e del soul resta un punto di riferimento imprescindibile. In effetti questo disco attinge dalla black music predicando un nuovo pop, un link perfetto tra un mondo bianco e nero che non si ha voglia di mandare in pensione. Ecco perché “Muktada” è una pentola trasparente in cui mischiare soul psichedelico, rock più funk, suggestioni a cappella, con garbo e una naturalezza quasi naif. Come se tutto fosse facile.
Le canzoni sembrano rendere omaggio a quello che per noi musicalmente significa esperienza, rispetto e ammirazione traghettandolo dentro brezze tecnologiche, chill, lounge, latin-pop. Wabeesabee entrano in studio e lo trasformano in un giardino giapponese, così “Voi” gira intorno ad un canto bruciato dalla malinconia e diventa cielo azzurro; “Ti ho vista” sboccia come un fior di loto, e tormenta al buio il cuore infestato da fantasmi interiori; “Collisione” spezza la quiete delle foglie, mosse da tanti angeli neri. Un gran fiore non curato, armai appassito, appare solitario in un angolo tra i ciliegi (“Stasera a casa”); l’amore è evaporato, sfiorandolo appena (“Evaporo”). Un gioco di luci e ombre continua a muoversi delicatamente tra jazz, soul e funk nel corso della notte (“Aftersex”, “Rothko”) e con l’arrivo di violenti “Temporali” a “Settembre”, il giardino mette in scena l’impermanenza della vita e la vera essenza della natura, in continuo cambiamento.
“Muktada” si muove su piani diversi: gioca con il tempo, con la luce, con la voce, con i colori, con i suoni, dimostrando quanto lo stile dei Wabeesabee sia teso come le corde che sostengono l’animo umano e dolce come la voce profonda del soul senza più controllo razionale.
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La recensione Muktada di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-25 16:12:37
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