Marco Sonaglia Ballate dalla Grande Recessione 2021 - Cantautoriale

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Ballate politicamente scorrette.

Per gli sfruttati, per chi resiste, per fare e non farsi, per le rivoluzioni che non si fanno. Per Ermanno Lorenzoni. Provate a cercare il suo nome in rete: troverete la descrizione di un infaticabile comunista. Sindacalista dal cuore trotskista, sempre in prima fila a difendere i diritti dei lavoratori, Ermanno ha passato la vita a ribellarsi, a provare a costruire una società nuova, schierandosi dalla parte del torto. Avrebbe continuato chissà per quanto se qualcuno non avesse deciso di chiamarlo all’inferno con un anticipo sin troppo crudele.

Con una dedica così, Ballate della grande recessione poteva suonare in un solo modo: dissidente, eversivo, irriducibile. Marco Sonaglia e Salvo Lo Galbo: due menti, quattro braccia. Il primo a cesellare suoni e a cantare, l’altro a buttare giù testi incendiari e allo stesso tempo poetici. Cuba, Mimmo Lucano, la shoah, i migranti, l’articolo 18. E tanto altro ancora. Questo disco è un libro di storia (la storia siamo noi, nessuno si senta escluso). La storia scritta da chi perde e ha voglia di abbattere lo status quo. Un disco che il musicista marchigiano canta in modo severo e consapevole, lasciandosi condurre dalla mano ferma del produttore Paolo Bragaglia. Sonaglia si muove tra Bob Dylan e il blues, tendendo ben ferme le lezioni dei cantautori degli anni ’70, inserendo un pizzico di elettronica. Non è un album vecchio stile, il suono che ne esce è contemporaneo, ricercato, in linea con un progetto ambizioso che potrebbe apparire fuori tempo. No, non lo è: c’è bisogno più che mai di impegno civile, anche sotto forma di canzone, c’è bisogno che qualcuno prenda tra le mani una chitarra e la usi per ammazzare i fascisti. Tanto meglio se poi certi arpeggi si trovano a stretto contatto con un violoncello, con un’armonica a bocca, che decidano di mettersi a flirtare con l’elettricità e il computer. È un segno di vitalità, è un voler stare al passo coi tempi.

Ballate della grande recensione, un gran bel disco sulla scia di Claudio Lolli (Ballata per Claudio è un omaggio totale alla poetica del cantautore bolognese), di Alessio Lega, dei Gang. Una scia politicamente scorretta.

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La recensione Ballate dalla Grande Recessione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-20 23:15:00

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