Mimmo Pesare, autore, compositore, musicista e producer tarantino che vive e lavora a Lecce in Temporalità è come se consegnasse, più o meno idealmente, all'ascoltatore di turno una specie di confessione/autobiografia intima e personalissima. Di fronte infatti al lavoro di Ninotchka è stato questo il pensiero che, letteralmente, mi ha assalito e non mi ha più lasciato andare. Magari è una supposizione un po' peregrina, magari pure sbagliata ma non ci posso fare niente: quando parte Temporalità, la canzone che ho più preferito fra tutte non posso fare altro che questo sia "Pesare in musica".
E allora andiamo a analizzare questa autobiografia in musica. Tanto per cominciare, al di là del fatto che il disco nel suo complesso è molto buono e interessante, quello che colpisce sono i testi. Testi non banali, anzi, che riflettono una personalità sfaccettata di un artista che sa come manovrare le parole a proprio piacimento. Tuttavia, e qui secondo me sta il piccolo/grande problema dell'album, non sempre questa perizia lessicale si accompagna di pari passo con una medesima arditezza musicale. Infatti, troppo spesso per il mio gusto, si persegue un'orchestrazione piana e semplice a qualcosa di più estremo. Certo, sono conscio che Mimmo Pesare abbia voluto scrivere e realizzare un disco latamente pop ma un pizzico più di arditezza in certe scelte avrebbe giovato. Considerando "il materiale umano" a disposizione.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.