Un'autobiografia musicale che nasce dall'urgenza di raccontare e di raccontarsi. Un cantautorato sensibile e molto contemporaneo.
Non Vi Appartengo è il titolo del nuovo lavoro di Massimo Torchio, cantautore di Alessandria al primo full length da solista.
Un'autobiografia musicale in dieci tracce che nascono dall'urgenza di raccontare e di raccontarsi, il tutto cercando di non rimanere inquadrato all'interno di un genere musicale specifico. Certo, c'è il rock, mondo a cui Torchio appartiene da sempre, ma di base c'è un cantautorato figlio della nostra grande tradizione, c'è Bennato e c'è De Gregori, c'è il folk dei MCR e le derive pop più moderne. Le tematiche affrontate sono diverse e attuali: I ponti crollati de La Città Scollegata sono un metafora della provincia italiana, sempre così diversa e uguale a se stessa; a livello di sonorità troviamo le dinamiche sia quelle più elettriche di Ma che cos'è la solitudine e de La Gabbia, sia quelle più cupe e impegnate della title track. Il brano migliore del disco è probabilmente Da lungomare, tre minuti in cui l'odio per l'estate e per la gente mite viene fuori attraverso una canzone vecchio stile, un De Gregori da hit parade.
Quello di Torchio è un disco di cantautorato contemporaneo abbastanza riuscito. Il cantautore piemontese dimostra una sensibilità a livello di scrittura davvero interessante, non mancano i contenuti e i brani riescono a rendersi credibili senza difficoltà.
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La recensione Non vi appartengo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-02 09:36:31
COMMENTI (1)
Marco Del Casale ti ringrazio per aver ascoltato e colto il senso del nostro andare per musiche.