.Net Of Illusions è il titolo del nuovo lavoro in studio dei Brave New Worlds, prog-rock band formata da Fabio Armani, Andrea Fenili e Luciano Masala.
Si tratta di un doppio album mastodontico, con una durata complessiva che gira intorno alle due ore di musica. Il disco è un concept ispirato alle opere degli scrittori di fantascienza della così detta “new wave” (Philip K. Dick, William Gibson, Roger Silverberg, Roger Zelazny…), agli scritti dello storico Yuval Noah Harari (da cui è preso il concetto di rete di illusioni o rete dei miti) e di altri futurologi. Si parla di scenari futuri per l'umanità, che comprendono intelligenza artificiale, distopie, realtà virtuale, cyberspazio, clonazione, pan-epidemie, Homo Deus e altre cose carine. In ogni caso, la band cerca di tenere al centro delle tematiche l'essere umano: in apertura troviamo Across His.Side e Across Her. Side, due composizioni che sfiorano i venti minuti raccontandoci scenari d'amore in un universi distopici. Dentro ci sono i Pink Floyd di The Wall e le atmosfere berlinesi dei Tangerine Dream, oltre ai King Crimson meno elettrici e ai Dream Teather più melodici. Gli undici minuti e mezzo di Butterfly Effects sono probabilmente l'apice compositivo del disco, con divagazioni strumentali molto vicine ai Genesis di Selling England By The Pound e agli Yes di Fragile.
Questo secondo capitolo del progetto musicale dei Brave New Worlds è una mazzata difficile da assorbire per chiunque, un'opera rock vecchio stampo ben concepita e suonata divinamente da una schiera di musicisti che di volta in volta ci mettono lo zampino (impossibile elencarli tutti). Per gli appassionati delle grandi rock band degli anni Settanta è un disco che consigliamo assolutamente, ricco di tematiche interessanti e di arrangiamenti sofisticati, studiati nei minimi dettagli.
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