Un disco figlio dell'urgenza di comunicare e di esserci, di essere vivi e di farsi notare in un mondo, quello musicale, sempre meno aperto e sempre più pericolante.
Fulmicotone 1 è il primo disco dei Topinambur, trio di Jesolo formato dai fratelli Alvise e Samuele Barichello e da Marco Dalla Pria, rispettivamente a voce e chitarra, alla batteria e al basso. Si tratta di un disco indie pop cantautoriale con una ricerca di contemporaneità pur senza rinunciare a quel pizzico di vintage che tanto funziona nei dischi di oggi.
Il disco si apre subito con un ambient semiacustico che sarà poi il marchio di questo lavoro che vede come nucleo centrale voce e chitarra (quasi totalmente acustica), basso e batteria (in un mix di acustica ed elettronica) più qualche inserto di pad, pianoforti elettrici e qualche altra partecipazione, come ad esempio la tromba.
Le tematiche sono leggere, alla spasmodica ricerca di un appiglio con la contemporaneità o quanto meno con le parole chiave che possono incasellare temporalmente le canzoni nell'oggi. Si sente un' eco proprio di quell'indie che il trio cerca di proporre, quindi i Thegiornalisti, Gazzelle, i Pinguini Tattici Nucleari ma ancora prima una realtà che ha fatto da apripista a tutti questi: gli Zero assoluto.
La ricerca di leggerezza stride però con le armonie delle canzoni, votate alle tonalità minori o comunque a progressioni che non rendono sempre credibili le canzoni. Sembra di vedere un sorriso in un volto tirato e triste. Al livello metrico i testi sono semplici, senza troppe figure retoriche ad appesantire il senso e ben strutturate per non cozzare con la ritmica degli arrangiamenti. Forse manca qualche frase a effetto che possa restare in mente all'ascoltatore e legarlo così affettivamente a una canzone piuttosto che a un'altra.
Al livello musicale, come accennato prima, le armonie sono per lo più semplici e sembrano voler raccontare di più di quanto i testi non dicano. Quella della "leggerezza" sembra un'idea avuta a tavolino, che poi non si è tradotta del tutto in musica, strumenti alla mano. Nel missaggio generale purtroppo non spiccano gli elementi più importanti per la pulsazione ritmica e cioè grancassa e rullante e il basso spesso viene lasciato in fondo, senza possibilità di colorare le basse frequenze difatti latitanti in tutto il disco. In primo piano, come da manuale pop, la voce e la chitarra, spesso addirittura esageratamente fuori dal mix per ciò che offre alla canzone e cioè prevalentemente lo strumming. La voce è un po' vittima di scelte di trattamento effettistico non sempre azzeccate, per cui passa da troppo asciutta, soprattutto a inizio disco, a effettata e scollata dalle armonizzazioni (che sono anche puntuali e ben fatte).
In conclusione Fulmicotone 1 è un ottimo punto di partenza, un formato a metà tra ep e disco con le sue 7 tracce, frutto di un'urgenza comunicativa encomiabile. Peccato solo aver voluto puntare tutto sulla ricerca di un solco stilistico già esistente e non proprio innovativo come quello dell'indie e dell'it pop, quando forse ci si sarebbe potuti sbilanciare un po' di più verso altri lidi, magari meno abusati, ma più comodi per queste canzoni. L'ascolto alla fine risulta abbastanza leggero e fluido e, al netto di alcune mancanze in fase di missaggio e mastering, le canzoni sono credibili e possiamo considerarle un buon lavoro di debutto.
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La recensione Fulmicotone 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-22 16:29:00
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