HOKA HEY Shelte 2021 - Rock, Indie, Alternativo

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"Shelte" degli Hoka Hey è una valida testimonianza di come il rock possa risultare ancora vivo e in buona salute.

Troppo spesso chi si cimenta con la musica rock in Italia lo fa perseguendo un immaginario idealizzato, ma che si rivela essere in realtà un fragile e impersonale stereotipo: si finisce così per produrre un suono stantio, un rock che sembra tirato fuori da un vecchio scatolone lasciato ad ammuffire in soffitta.

A fare da contraltare a questa situazione troviamo invece gruppi come il duo teramano Hoka Hey – al secolo Emidio de Berardinis e Marcos Cortelazzo -, che con la loro nuova uscita Shelte dimostrano quanta linfa vitale possa ancora avere un genere musicale dato per spacciato un’infinità di volte. In sole sei canzoni riescono a dipingere un mondo di riferimenti e ispirazioni diversi tra loro ma coerenti: si va dall’indie più rockeggiante – alla Fast Animals and Slow Kids, per intenderci – di Dedalo e Mancanze, al sound anni ’80, ricolmo di synth, di Le Domeniche, all’eterea ballad sospesa tra post-rock e dream rock Luna piena, per terminare con Su, dove la voce di de Berardinis si impenna ruvida sul ritmo incalzante del pezzo. A far da collante in tutto l’EP troviamo un approccio melodico ben dosato, capace di smussare le asperità dei brani senza tradirne lo spirito, donando un’orecchiabilità che consente al duo di affacciarsi anche su panorami più largamente pop.

Per quanto la breve durata – meno di venti minuti – non consenta di valutare a tutto tondo le potenzialità degli Hoka Hey, queste sei canzoni costituiscono un pregevole biglietto da visita, e fanno entrare di diritto il duo tra le promesse del rock italiano, con la speranza che un’opera più completa confermi le aspettative su di loro.

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La recensione Shelte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-28 21:32:17

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