Succede: arriva un cd, lo ascolti una volta e poi passa in standby per un tempo indeterminato. Senza particolari motivi, a dire il vero. Torna fuori all’improvviso e ti viene da pensare che è un peccato non averlo ascoltato prima, perché si sarebbe legato alla perfezione al periodo estivo in cui era stato inviato.
Le sette tracce, infatti, attraverso sonorità in zona lounge con spruzzate sudamericane, riescono a creare un clima svagato e divertente. Il tutto realizzato con grande ironia, che emerge in tutti i brani e, soprattutto, nella capatina in “Costa Azzurra” e nel recitato di “Canzonetelevisione”, in cui il testo viene declamato con un’enfasi che lo porta al parossismo, rispecchiando (volutamente?) ciò che accade in molte fiction tv nostrane.
Nel complesso il mood è piuttosto rilassato, se si esclude la fulminea quinta traccia, che propone una veloce sfuriata electro-rumoristica e, in un certo senso, la finale “Immo Abballare”, conclusione che, però, programmaticamente (e ironicamente) riassume già nel titolo l’obiettivo dell’intero lavoro.
Disco carino, dunque, disimpegnato, scorrevole e piacevole. La strada fin qui percorsa parrebbe giusta, il livello buono. Adesso ci vuole il salto di qualità.
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La recensione Greatest Tits 1999-2005 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-03-12 00:00:00
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