Funk, Pop e Jazz da Pescara
Sgombriamo subito il campo da dubbi, perplessità o anche ansie da prestazione: questo disco del Max Aloisi Trio è un discone, in cui la band pescarese ha riversato tutta la propria strabordante passione nei confronti del funk e del jazz, con un pizzico di pop che non guasta mai. Stiamo parlando di un album con ampie parti strumentali in cui però, fidatevi, pure i testi, diciamo così non scherzano anche se, a mio gusto, le sezioni "di sola musica" sono il piatto forte del menù della band. Un menù comunque ricco e sostanzioso.
Esempio di ciò è, almeno a mio gusto, il pezzo migliore del lavoro, ovvero Rosko. Ecco Rosko è quello che si può definire come una cavalcata nel funk e nel fuzz fatto a modino, in cui gli strumenti cooperano al fine di creare qualcosa di più grande. Chiaro e evidente come il sole che il trio abruzzese trovi il suo "habitat naturale" sul palco ma, in attesa di tempi un poco migliori, non mi riesce proprio di smettere di ascoltare questo disco, che, tra le altre cose, è anche registrato con cura e attenzione. Insomma consigliatissimo per chi nella musica, come (forse) nella vita, si lascia trascinare dal ritmo. E dai bassi ovviamente.
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La recensione Max Aloisi Trio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-08 08:35:00
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