Il cult pop di Cardo è un contesto espressivo nel quale l'autore si muove sicuro, edificando brani carismatici e di convincente qualità.
Beneventano, cresciuto negli anni '90 ed incline alle forme cultuali tra cinema, libri e musica, Cardo approccia la seconda prova in studio che presenta l'emblematico titolo “Cult pop”; ad unire le forze con l'artista campano, la label Dischi Rurali su distribuzione Artist First.
Otto tracce fatte di fascinazioni delle idee, di quel concetto di cult (e quindi, di popolare) che dal titolo si radica quale filo conduttore dell'intera proposta d'ascolto: attorno ad un pop cantautorale che si barcamena fra analogico e digitale, Cardo edifica un sistema testuale notturno, plasmato da serate, da incontri di vita sociale e frammenti del suo quotidiano. Intimo ma al tempo stesso condiviso, come è caratterizzante dell'intera natura umana, le sue sonorità trascendono i decenni per dimostrarsi anche irriverenti, sempre un passo al di qua della sfacciataggine e quindi con un piglio che custodisce una certa eleganza. Più che un genere, sembra molto congeniale parlare di un contesto all'interno del quale si muovono le composizioni: Cardo ne è il principale fautore, legando a questa poetica (suo marchio di fabbrica) un doppio filo.
Quel che resta di “Cult pop” è una sfaccettatura della musica decisamente poco esplorata ed al tempo stesso incisiva: con un registro espressivo così ben definito, attendiamo ulteriori sviluppi in linea con la qualità che i nostri timpani hanno apprezzato in questa rovente giornata d'estate.
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La recensione Cult pop di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-14 13:10:31
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