La prospettiva femminile di un innamoramento mostra i passi avanti compiuti dai Sorry, Heels per creare un registro espressivo autonomo e indipendente. Merito a chi compie passi avanti.
Attivi da circa un decennio, i Sorry, Heels stanno maturando il proprio registro artistico con il susseguirsi delle release a scandire il tempo che passa; la più recente è “SHE”, licenziata per Shades of Sound Records/Wave Records con l'arrivo dell'estate.
Sono nove i brani che focalizzano la messa a fuoco attorno la prospettiva femminile di un'infatuazione, alternando i primi approcci all'innamoramento, seguito da delusione e frustazione. Un album squisitamente concept, il cui nucleo argomentativo anima stanze sonore fatte di lento e inesorabile synth-wave, robusto e magnetico all'ascolto. Al contrario di prodotti che sembrano più inclini a piegarsi alle esigenze del momento, il duo originario di Frosinone imposta attorno “SHE” una poetica improntata sulla personalità e sulla coerenza nei confronti delle proprie influenze musicali, strizzando l'occhio allo shoegaze e tutta quell'elettronica di derivazione industrial e post-punk.
Trattandosi, appunto, di derivazioni, Sorry, Heels non evade l'esercizio di stile ma conferma i passi evolutivi finalizzati a creare qualcosa di autonomo, inedito e per questo originale: la più recente prova in studio si archivia confermando le intenzioni manifestate; non ci sono clamorosi scivoloni e quindi avanti a vele spiegate verso nuove produzioni. La crescita auspicata si sta concretizzando, e fare un concept album di questo tipo non è mai semplice.
Merito a chi si impegna a compiere passi avanti.
---
La recensione SHE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-07 17:32:22
COMMENTI (2)
@SorryHeels prego! In bocca al lupo per i prossimi sviluppi :)
@GiandomenicoPiccolo Grazie della recensione :-)