La Milano da bere riceve nuova linfa attraverso il synth pop di Milano 84: proposta d'ascolto corposa per un'antologia degli anni '80.
Un progetto musicale che non propone semplicemente musica inedita, ma edifica un concept che trascende i decenni in piena matrice retro-futurista: Fabio Di Ranno e Fabio Fraschini sono i fautori di Milano 84, realtà artistica che si presenta al proprio pubblico con “Monochromatic”, long play edito da Lost Generation Records.
Esordio a dir poco corposo, che fra versioni originali e re-work consta di 16 episodi, le sonorità di questa proposta d'ascolto gravitano su molteplici coordinate gli anni '80, barcamenandosi tra episodi più melodici e momenti robusti sul versante ritmico. Non è un semplice esercizio di stile, ma la concreta manifestazione di una volontà stilistica e attitudinale: i crismi del synth-pop vengono rinnovati, anche grazie all'ausilio di post-produzioni fresche e totalmente immerse nel presente. Sound cristallino, apertura alle collaborazioni: sono queste le parole chiave di un'opera inclusiva e che, nella sua grossa consistenza d'ascolto, permette un'immersione totale dei sensi in quello che è un viaggio tra epoche differenti.
Sono romani di provenienza ma hanno saputo ridare linfa vitale a quelle sensazioni da Milano da bere: “Monochromatic” si rivela, quindi, una bella pubblicazione, di coerenza granitica rispetto alle finalità preposte, compatta e destinata agli appassionati di tali sonorità. Ma anche se si è neofiti, cliccare sul tasto play potrebbe rivelarsi una valida scelta.
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La recensione Monochromatic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-17 00:00:58
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