Dal 1996 a oggi sempre viva la fisa con I PLEBEI
Mi scusino le amiche e gli amici vegetariani o vegani ma per parlare di questo Semisterili, nuovo disco de I PLEBEI tocca proprio fare una similitudine con un insaccato. Non so se avete presente quei salami crudi, tipici del Nord-Ovest dell'Italia di pasta grossa, magari con pepe nero a chicchi. Ovviamente il più buono e delizioso è quello di Varzi ma ce ne sono di tanti altri tipi in altre zone. Ecco, appunto, di questo oggi vi parlo per questo album: ovvero di una musica di pasta grossa che seppur lontana anni luce dalla raffinatezza di un salame Varzi si lascia mangiare, specie se accompagnato da un pezzo di pane.
Ubuntu in tal senso racchiude proprio lo spirito primigenio dell'intero lavoro de I PLEBEI, con questa fisarmonica imperante che detta il ritmo e la voglia di fare baldoria e stare assieme, cantando e ballando (oltre che bevendo un bicchiere di vino) che si allarga nell'aria. Certo non siamo di fronte a un arrangiamento particolarmente complesso o raffinato, ma il risultato viene ottenuto con facilità: il piedino si muove, le anche iniziano a ondeggiare e il ritmo ti piglia.
In fondo I PLEBEI da Rovereto non è che pretendano molto altro: loro vogliono fare festa, ovviamente con la fisarmonica d'ordinanza.
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La recensione Semisterili di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-18 08:13:30
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