Viaggio nel tempo e nelle fascinazioni emotive con I Ragazzi del Massacro, l'EP d'esordio suona l'antimilitarismo con una pregevole tensione emotiva.
Dal ribollente magma dell'underground emerge una realtà artistica di stanza a Milano da ormai quattro anni: I Ragazzi del Massacro lasciano evincere, già dal nome, convergenze artistiche fra letteratura e musica, ed approcciano questa tremenda estate pubblicando il primo extended play autoprodotto, intitolato “…and Johnny left the gun”.
Anche per queste cinque tracce, l'ispirazione viene dal mondo della letteratura, ed in particolare è il tema dell'antimilitarismo a radicarsi su sonorità riconducibili alla fine degli anni '70. Parole e suoni contribuiscono in egual maniera a edificare una fascinazione da guerra fredda: è post punk che si congiunge ad atmosfere noir, e sembra che il muro di Berlino non sia mai crollato. La sapiente gestione dei ritmi nell'intera proposta d'ascolto dimostra come la band sia capace di fare il buono e il cattivo tempo, concretizzando una tensione emotiva che si dissolve solo nel proscioglimento finale.
Un ascolto compatto nella sua brevitas, blues nell'emotività trasmessa e shoegaze nella più immediata contemporaneità: “...and Johnny left the gun” è la dimostrazione che I Ragazzi del Massacro ci sanno fare, hanno scelto un preciso registro espressivo e la risultante che ci si para davanti è convincente. Avanti a gonfie vele verso prove in studio più corpose, perché allontanarsi da un presente così incasinato ed immergersi, almeno per poco, nelle acredini della Cortina di Ferro non può che risultare solo interessante.
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La recensione ....and Johnny left the gun di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-15 12:29:20
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