Paolo Alfani aka Adam Reith Music non delude mai
Ascoltare Rapid ear Movement significa, almeno per me, realizzare come un artista del calibro di Paolo Alfani, aka Adam Reith Music sia uno di quei personaggi del panorama musicale nostrano che, praticamente, non delude mai. E per pensarla come me, ne sono sicuro, basta ascoltare una traccia del calibro di Moon una vera e propria ode a un'elettronica minimale e vintage ma, al tempo stesso, anche e ancora futuribile e stimolante per un fruitore del 2021. Proprio su questa sottile linea di demarcazione galleggia il lavoro del fiorentino che, anche solo per cura nei suoni e precisione della proposta, si attesta come uno dei lavori più interessanti di quest'anno sul fronte della musica elettronica in generale.
Poi certo ci sono dei punti, specialmente verso il finale, che non mi hanno convinto appieno ma, diciamo così, la sensazione generale non è solo positiva ma molto positiva soprattutto se la si prende dal punto di vista della produzione musicale. Qui si sente in ogni risvolto del disco la filosofia che muove i pezzi, la volontà di un artista cha sa cosa vuole fare e che è in grado di trasmettere tradurre in musica questa sua idea primigenia. E tracce come I promise u sono degli instant-classic del genere non semplici da trovare in giro.
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La recensione Rapid ear Movement di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-19 08:00:28
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