Santo blue è un produttore di musica elettronica che decide di consumare le piccole rivoluzioni della sua quotidianità in un ep intriso di “Salsedine” pop e R&B. Il blu è il colore dell’album, carico di malinconia quando l’estate finisce, simile al mare che sommerge ogni infelicità e lascia macchie di salsedine sulla pelle. Dolcezze pop si intrecciano a solitudini e amori dal passo R&B, diramandolo in melodiche onde soul; i pezzi, semplici e diretti, sono decori di elettronica domestica in cui il gioco musicale è morbido e soffice.
Si parte da “Brividi”, una slow jam R&B che è il nucleo tematico dell’album, il pezzo da cui si irradiano gli altri. Trae linfa dal mare, dal calore dell’estate che rimane in circolo quando comincia a far freddo e improvvisi brividi di malinconia percorrono la schiena. La mente riavvolge il nastro. È “Giugno”: l’estate si fa largo tra il ricordo di un amore passato e la speranza che ritorni, mentre il mare segna la distanza tra due punti lontanissimi. Dal pop danzereccio al soul di “Stonato” è il passaggio di una traccia, per sognare l’amore ad agosto e disperdere in mare il cuore in frantumi (“Giorno/notte”). Un “Temporale” esplode improvviso all’orizzonte ma è passeggero per chi ha l’estate e il rumore del mare dentro (“Mare, mare”).
Santo blue racconta un album di suoni appassionati alla ricerca della magia e dello stupore dell’uomo di fronte al rumore del mare per ricordarci la nostra forza, la nostra bellezza.
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