Piacevole affresco di una giornata d'estate, Latte - The Italian Breakfast, il secondo album di Sacramento, ci colpisce grazie ai suoni luminosi e psichedelici, agli splendidi intrecci strumentali.
Sacramento è il progetto musicale di Stefano Fileti, che, dalle spiagge siracusane ha già prodotto due dischi. Latte – the italian breakfast segue Lido, uscito nel 2019. Certo, con un nome del genere questo progetto sembrerebbe un tributo alla California, con le sue spiagge assolate, ma se consideriamo che Lido Sacramento è il nome della località siciliana nella quale Stefano vive, allora possiamo comprendere qualcosa in più non solo in riferimento al nome del gruppo, ma anche del primo album.
Latte – the Italian Breakfast è il disco del risveglio. Ma svegliarsi sul mar Ionio è la stessa cosa di svegliarsi su una spiaggia della West Coast? A giudicare dall’immaginario di questo musicista, dai suoni e dagli strumenti presenti nell’album, sembrerebbero esserci forti analogie. Stefano, infatti, è interessato a condurci verso sensazioni prettamente ambientali, a tratti mentali, più che offrire una descrizione sonora di una “colazione” (diversamente, quindi, dai Pink Floyd di Alan’s Psichedelic Breakfast). Il Breakfast diviene qui una metonimia per indicare una serie di sensazioni e azioni mattutine, che Stefano, in un’intervista, ha indicato nello “svegliarsi, fare sesso, vestirsi, fare colazione e leggere sotto al sole”.
Il canto degli uccelli nell’intro quasi ambient di God Bless the Saint accompagnano la voce di Stefano, che su una serie di accordi che ricordano vagamente la Vie en Rose ci introduce al suo eden fatto di sabbia, mare ed “esplosioni nel cielo”. Latte di Mandorle più che di una colazione siciliana (con accompagnamento di brioches come indica il testo) sa di spazi ariosi e sognanti. Mama, uno dei migliori pezzi, prodotto da Luca Bergomi (Dumbo Gets Mad) con gli slide di chitarra ed i suoni acuti è psichedelica e folk (a tratti western), in Intercourse siamo tutti invitati, nell’inizio quasi da chatline erotica, ad avere orgasmi e a fare l’amore, non il sesso, anche se in fondo questa è una love song che sa di estate californiana al tramonto. Fooding è un brano molto luminoso, sostenuto da un synth-organo e dalla seconda voce di Chiara D’Anzieri (Chickpee), G è quasi una ninna nanna con synth e percussioni. A Dinner Out è più ruvida e ritmata, Grown up boy per il cantato e per il ritmo ci riporta agli anni 70, Mermaid, ha un ritmo bossa-nova, L.A.? Not Alone Girl , bellissima e nostalgica, è un tributo alla psichedelia americana, Saint Lucia of Siracusa è un reprise del primo pezzo, a voler forse indicare un cerchio che si chiude.
Tutti i pezzi si basano su bellissimi intrecci tra synth e chitarra, con percussioni a tratti esotiche di Stefano Sacramento che, sebbene sia chiaramente influenzato da Ariel Pink e Connan Mockasin, ha qualcosa di Frank Zappa nell’indole ironica, nell’approccio quasi “sessuale” di alcuni pezzi. Dopo aver ascoltato questo album si ha l’impressione di aver assistito racconto di un’intera giornata trascorsa tra la spiaggia, la terrazza ed un assolato lungomare con palme, e la colazione italiana appare lontana, momento di partenza di un’ esistenza fatta di luminosità, ma anche di contemplazione. E proprio in questi momenti si manifesta a mio avviso, l’autentica poesia della musica di Sacramento.
---
La recensione Latte - The Italian Breakfast di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-26 16:23:00
COMMENTI