Zero Positivo risale dal suo personalissimo "Inferno" forte di strumentali robuste e testi muscolari. Il primo capitolo potrebbe aprire a sviluppi di dantesca maniera.
Giovanissimo, Zero Positivo scatena il suo personalissimo “Inferno” chiudendo il cerchio attorno a una prima fase di maturazione artistica. Il long play così intitolato è stato rilasciato a ridosso dell'estate, in totale spirito di autoproduzione e approccio discografico indipendente.
Sono dieci le tracce (condite da quattro featuring con Nowaz, Blast, Riace e Milly Maggiore) attraverso le quali il rapper di stanza a Milano intende presentare il suo manifesto artistico: le strumentali radicate nel presente ma rispettose della tradizione hip-hop sono la struttura grazie alla quale Zero Positivo mette in musica le sue parole, i suoi racconti di vita e di rivalsa. I testi sono animati da performance robuste e muscolari, restituendo quel sentore di vita aspra ed avara di soddisfazioni che fino ad ora ha caratterizzato il classe 2003; ma vale la pena di portare a compimento un viaggio proprio perché ci sono cambiamenti in corso, così il suo “Inferno” coincide con catarsi ed energica risalita dalle fiamme.
Un primo capitolo che, chissà, potrebbe aprire ad ulteriori sviluppi alla maniera dantesca: Zero Positivo firma un album valido, personale e intriso di buone intenzioni sul piano creativo. Evase le ambasce della prima volta, ci si può approcciare con molta più serenità alle prossime pubblicazioni.
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La recensione Inferno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-24 12:28:11
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