IL CAIRO cancella i confini geografici e la musica tutta si stringe attorno a un concept di stampo cantautorale: interessante proposta, la cui prospettiva di crescita merita di essere alimentata.
Prendi il consueto cantautorato, mischialo ben bene con ritmi africani e fascinazioni mediterranee fino a quando i contorni di genere non si annullano completamente e Luca Zaliani diventa IL CAIRO. Attraverso questo moniker, il musicista classe '97 chiude il cerchio attorno una prima stagione creativa pubblicando l'EP “Scirocco”, licenziato per Musica Distesa e Peer Music Italy.
Cinque tracce disvelate progressivamente nel corso degli ultimi due anni: con una pandemia di mezzo, l'autore di stanza a Milano ha esteso i suoi tempi di pubblicazione senza tuttavia perdere mordente o coerenza artistica. Perché come esplicitato in apertura, è tutto un discorso di introspezione nella sostanza e dinamismo nella forma: i trascorsi del vissuto sono incorniciati in quadretti testuali ermetici quanto basta e geolocalizzati nei luoghi del quotidiano; di contraltare, il versante strumentale si apre fino a cancellare le distanze chilometriche, producendo fascinazioni che travalicano continenti e confini. Fra un riverbero di chitarra e un crescendo groovy a chiudere il pezzo, c'è quella malinconia che ti resta dentro, risvolto dell'anima che non puoi di certo cancellare.
Gli ultimi giorni dell'estate scivolano lenti, accompagnati da uno “Scirocco” inaspettato, convincente e sorprendente: probabilmente IL CAIRO ha trovato una nuova via espressiva per il cantautorato nostrano, troppo affezionato ai crismi di genere e restìo alle evoluzioni; una ventata nuova che non significa rottura totale, ma crescita in armonia.
Attendiamo con trepidazione ulteriori sviluppi, anche perché (nel frattempo) il Sankt Pauli continua a vincere il derby di Amburgo.
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La recensione Scirocco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-26 16:43:04
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